Perché si russa?

Russare è un problema che accomuna molte persone, di sesso ed età diverse. Oltre a essere la spia di altri disturbi, il russamento può provocare problemi di salute anche molto seri.

Chi dorme accanto a una persona che russa a volte pensa che si tratti di un disturbo dovuto a stanchezza o a un pasto pesante, invece è opportuno fare tutte le indagini per scoprire le reali cause del russamento e le possibili terapie. Oltre al disagio di arrecare fastidio al proprio partner o ai compagni di stanza, infatti, russare è pericoloso perché aumenta il rischio di infarti e ictus.

Cosa è il russamento

Il russamento è un disturbo del sonno che consiste nell’emissione di un suono roco e fastidioso, di intensità variabile, durante il sonno. Tale fenomeno viene generato lungo le vie respiratorie dalle strutture mobili e vibratili del palato molle. Detto in parole più semplici: nella respirazione, l’aria non riesce a fluire facilmente attraverso la bocca o il naso, poiché trova un ostacolo, quindi i tessuti molli della bocca, del naso e della gola si “scontrano” e vibrano, dando origine a uno sbuffo o un brontolio.

In genere, il problema è comune soprattutto negli uomini (circa il 40%) ma esiste anche una buona percentuale di donne (20-25%) che, per motivi diversi, si trovano a russare durante il sonno.

Russare è un problema sicuramente per chi è costretto a dormire nello stesso letto o nella stessa stanza ma lo è soprattutto per chi soffre di questo disturbo. La persona che russa, in genere, non se ne rende neanche conto, ma può capitare di avere la gola secca al risveglio e avere problemi di concentrazione e stanchezza durante il giorno. Se il russamento è cronico, vuol dire che si soffre probabilmente di apnee notturne. Infatti il russamento è uno dei sintomi presente nei pazienti affetti da apnee notturne. In tale situazione, effettuando un esame, la polisonnografia, è possibile eseguire la diagnosi di apnea ostruttiva del sonno (OSA). Il trattamento delle apnee notturne permette anche il trattamento del russamento.

Quali sono le cause del russamento

Le cause del russamento, infatti, possono essere molteplici, alcune anche molto gravi per la salute di chi ne è affetto. A tutti capita di russare di tanto in tanto, indipendentemente dall’età, può succedere addirittura ai neonati. Tra le cause del russamento vi è però proprio l’avanzare dell’età, poiché c’è una perdita di tono muscolare e la conseguente costrizione delle vie aeree.

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Spesso si russa anche per ragioni anatomiche, la difficoltà del passaggio d’aria può essere dovuta alla presenza di adenoidi o tonsille ingrossate, o ancora dalla deviazione del setto nasale. A determinare il russamento, possono essere anche i polipi nasali, la rinite o la sinusite. Le donne incinte hanno maggiori probabilità di russare durante la gravidanza, a causa dei cambiamenti ormonali e dell’aumento di peso. Anche le bevande alcoliche e alcuni sedativi favoriscono il rilassamento dei muscoli e limitano il flusso d’aria nella bocca, nel naso e nella gola.

Il russamento e, più in generale, i disturbi del sonno, sono molto più comuni nelle persone in sovrappeso o obese, in special modo se il grasso si deposita intorno al collo, provocando lo schiacciamento della faringe. Da non sottovalutare nemmeno la componente genetica: se in famiglia c’è un genitore che russa, è più facile che anche i figli saranno affetti da questo disturbo. Si russa anche quando si ha l’abitudine a dormire a pancia in su, perché i tessuti molli tendono a spostarsi verso la faringe, causando una lieve ostruzione che può portare al disturbo.

Russamento e apnee notturne

Russare è tipico anche delle apnee notturne o apnee ostruttive del sonno (OSA), un disturbo del sonno che, se non curato, può portare a gravi problemi di salute. Prima di rivolgersi a uno specialista per verificare se ci si trova di fronte a un problema di questo genere, può servire conoscere quali sono i sintomi delle apnee notturne.

Se durante il sonno si ha spesso la sensazione di soffocare e se il russamento molto forte è alternato a periodi di silenzio in cui la respirazione si ferma, è molto probabile che si tratti di un fenomeno di apnea notturna.

Le pause della respirazione durante il sonno comportano continui risvegli della persona che sta dormendo, fino a 4-5 volte per ogni ora di sonno. Di conseguenza, non avendo riposato adeguatamente, durante la giornata ci si sente stanchi, nervosi e privi di forze.

Solo dopo una diagnosi effettuata da uno specialista tramite polisonnografia e poligrafia respiratoria, si può intervenire con la terapia più adeguata. Il russamento associato alle apnee notturne può provocare una serie di complicazioni quali un maggiore rischio di ipertensione, malattie cardiache e ictus, aumento del rischio di problemi comportamentali nei bambini e altri problemi legati alla mancanza di sonno come difficoltà a concentrarsi e senso di frustrazione.

Come smettere di russare

Per impedire il russamento, ci sono diverse strade da seguire, a seconda della causa scatenante. Se il problema è dovuto a uno stile di vita errato, spesso il medico può consigliare di rivedere le proprie abitudini.

Evitare l’alcol prima di andare a letto è sicuramente un modo per favorire un buon riposo senza disturbi di alcun tipo. Lo stesso vale per il cibo: non fare pasti troppo abbondanti la sera consente di non appesantire l’apparato digerente e di migliorare la qualità del sonno. Nel caso in cui russare sia conseguenza di grasso corporeo in eccesso, è preferibile seguire una dieta ipocalorica, utile non solo per riacquistare la forma fisica, ma anche per evitare tutta una serie di problemi di salute legati al sovrappeso.

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Dormire di lato o a pancia in giù è un altro dei modi per smettere di russare, così come scegliere un cuscino che non comprima la parte alta delle vie respiratorie. Se si russa a causa di un raffreddore o un’allergia, può essere utile assumere dei farmaci da banco come decongestionanti nasali a base di ossimetazolina.

In alcuni casi, i problemi legati al russamento vengono trattati con interventi chirurgici, per ridurre il tessuto in eccesso o per correggere eventuali anomalie strutturali. Alcune procedure non sono per niente invasive, come la Palatoplastica Laser Assistita (LAUP), che riduce il tessuto del palato molle con il laser e migliora il flusso d’aria. L’intervento è ambulatoriale e si svolge in pochi minuti. L’ablazione a radiofrequenza o somnoplastica utilizza invece l’energia a radiofrequenza per ridurre il tessuto in eccesso nel palato molle e nella lingua. Se il problema è legato a una deviazione del setto nasale, si interviene con una settoplastica, che rimodella la cartilagine e l’osso del naso. Quando il russamento è causato da tessuto in eccesso alle tonsille o alle adenoidi, si ricorre alla tonsillectomia o a un’adenoidectomia.