Il russamento è un disturbo prevalentemente maschile

Il russamento è un disturbo prevalentemente maschile: scopriamo perché

Russare è il sintomo di un problema che non va sottovalutato. Colpisce maggiormente gli uomini e comporta un aumento dei rischi di sviluppare alcune patologie. Ecco di seguito quali.

L’OSAS è considerata una malattia che colpisce principalmente gli uomini obesi di mezza età. Sulla base di numerosi studi epidemiologici, è stato rilevato come abbia una prevalenza tra le due e le tre volte maggiore negli uomini rispetto alle donne e che l’incidenza nella popolazione generale sia rispettivamente del 3-7% e del 2-5%. Infatti, il genere maschile è riconosciuto come un fattore di rischio indipendente per lo sviluppo della sindrome stessa. Assieme ad esso, si possono evidenziare altri principali fattori di rischio per OSAS moderata/severa:

  • Obesità: sulla base delle informazioni raccolte dal WHO Statistical Information System, il tasso di obesità risulta essere maggiore negli uomini;
  • Circonferenza del collo aumentata: usata come un indicatore di obesità, considerata normale quando minore di 43.18 cm;
  • Presenza di movimenti della parete faringea laterale;
  • Alterato ESS (Epworth Sleepiness Scale).

L’OSAS colpisce una percentuale maggiore di uomini, fatto supportato dalle differenze anatomiche a livello delle strutture scheletriche e dalla diversa distribuzione di grasso corporeo che caratterizza i due generi.

Nonostante gli uomini affetti da OSAS siano relativamente meno obesi delle donne con OSAS, la distribuzione del grasso corporeo può in parte spiegare la maggiore prevalenza di OSAS nei primi: infatti, l’obesità androide o centrale, tipicamente maschile, si associa ad una maggiore distribuzione di tessuto adiposo nella regione superiore del tronco, tra cui la zona cerviconucale, oltre che addominale, toracica e dorsale.

Pertanto, un uomo affetto da obesità presenta una circonferenza del collo maggiore e quindi sarà più facilmente un soggetto a rischio.

Inoltre, è possibile che le diverse prevalenze tra i due sessi siano dovute anche al fatto che l’OSAS nelle donne sia meno riconosciuta a causa della diversità dei segni clinici, della minor frequenza con cui questi vengono riportati e della possibile errata interpretazione da parte dei clinici a causa dello “stereotipo maschile” che li porta ad effettuare altre diagnosi, come la depressione, l’insonnia o l’ipotiroidismo, ignorando così la possibilità di fare diagnosi differenziale con le apnee notturne.

I sintomi maggiormente ricorrenti nel genere maschile sono:

  • Russamento, respiro affannoso, apnee notturne: i compagni di letto degli uomini testimoniano con più frequenza di aver assistito ad episodi di apnee notturne del partner;
  • Sonnolenza diurna: riportata più frequentemente rispetto alle donne;
  • Mal di testa mattutini;
  • Segni di depressione (più frequenti nelle donne).

Sulla base dei dati rilevati dalle polisonnografie, gli uomini presentano dei valori maggiori rispetto alle donne per quanto riguarda:

  • Frequenza delle apnee
  • Durata degli episodi di apnea
  • Desaturazione dell’ossigeno
  • Frequenza delle apnee in fase NREM
  • Frequenza degli arousal.

Dr. Ciro Turco