Apnee del sonno: umore, emotività, memoria e concentrazione

Se ormai è un dato di fatto che il russamento può disturbare il vostro sonno e quello di chi vi dorme accanto, ciò che spesso si ignora è che può diventare una vera e propria malattia con importanti conseguenze sul nostro stato di salute.
In Italia, si stima che circa il 60% della popolazione maschile oltre i 40 anni ed il 40% di quella femminile oltre i 40 anni, russi durante la notte.

Russare è indice di una parziale ostruzione delle vie aeree superiori (naso e gola) durante il sonno, ma quando l’ostruzione diviene completa, la respirazione si interrompe, si genera un’apnea e si configura quindi il quadro dell’OSAS (Sindrome da apnee ostruttive del sonno).

Cos’è la sindrome delle apnee notturne?

La sindrome delle apnee notturne è caratterizzata, come accennato precedentemente, da ripetuti episodi di occlusione delle vie aeree superiori durante il sonno: queste apnee comportano dei microrisvegli continuibrevi e inconsapevoli e sono associate a una pericolosa riduzione della concentrazione di ossigeno nel sangue.
L’OSAS è da considerarsi una vera e propria malattia e pertanto è assolutamente da non sottovalutare: chi ne soffre può infatti sviluppare complicanze a carico dell’apparato cardio-circolatorio, con un rischio maggiore di ipertensione arteriosa, infarto o ictus cerebrale, oltre ad obesità e diabete.

Inoltre, chi è affetto da questa sindrome prova spesso un senso continuo di affaticamento e un’eccessiva sonnolenza diurna, che causa un maggior rischio di essere coinvolti in incidenti lavorativi e stradali.
Nonostante questo, anche a causa di una grande disinformazione sull’argomento, soltanto una piccolissima parte di coloro che soffrono di apnee notturne è in cura per risolvere questa patologia. Identificandola tempestivamente è possibile trattarla con la giusta terapia, riducendo il rischio di patologie correlate e migliorando la qualità della vita.

Come si fa a sapere se si soffre di apnee nel sonno?

L’OSAS è spesso molto difficile da diagnosticare, perché il paziente può essere asintomatico o non riconoscere i sintomi.
Come prima cosa, con l’aiuto dei familiari, fate attenzione al vostro russamento: se si presenta in modo abituale, persistente e se c’è presenza di pause respiratorie potreste soffrire di OSAS.

In generale, i sintomi più comuni della sindrome delle apnee notturne sono:

  • Sintomi notturni: russamento, pause respiratorie, sonno frammentato da frequenti risvegli, risvegli con sensazione di soffocamento, nicturia (l’esigenza di urinare nel corso della notte) e sudorazione notturna.
  • Sintomi diurni: stanchezza al risveglio, scarsa concentrazione con deficit di memoria, mal di testa mattutini, disturbi dell’umore ed eccessiva sonnolenza diurna.

Quello che è importante sapere è che solo in seguito a un esame specifico (polisonnografia), il medico potrà capire se soffrite effettivamente di apnee notturne e stabilire la corretta terapia da seguire.

Quali sono le terapie per il russamento e le apnee nel sonno?

Oggi le terapie per combattere russamento e apnee notturne sono estremamente personalizzate e spesso multi-disciplinari.

  • Per il russamento o le forme più lievi di OSAS il medico può suggerire una semplice terapia comportamentale o posizionale, basata sulla riduzione del peso e su una corretta igiene del sonno.
  • Per le forme medio-severe di OSAS potrebbe essere invece necessario l’uso di dispositivi odontoiatrici da applicare durante la notte.
  • In altri casi la scelta migliore è invece un intervento chirurgico, risolutivo e mininvasivo.

In ogni caso, per diagnosticare il disturbo e identificare la terapia giusta per ogni situazione occorre sempre rivolgersi a un medico specializzato in medicina del sonno.