Il problema delle apnee notturne

Tu e/o il tuo partner potreste soffrirne e non saperlo

L’ OSAS (Sindrome delle apnee ostruttive del sonno) è la forma più frequente di disturbo della respirazione del sonno. Gli elementi che la caratterizzano sono 3:

  1. Russare
  2. Sonnolenza durante il giorno
  3. Apnea nel sonno

La causa scatenante è il restringimento delle vie aeree nelle ore notturne, con conseguente riduzione o blocco completo del flusso d’aria (nel primo caso si parla di ipopnea, nel secondo di apnea).

La patologia può influire significativamente sulla qualità della nostra vita. Alcune conseguenze possono essere, infatti, il mal di testa, i colpi di sonno durante la guida (con conseguente aumento del rischio di incidente stradale) o l’alterazione delle normali attività quotidiane.

Patologie spesso associate all’OSAS sono quelle di natura cardiovascolare. Numerosi studi collegano infatti la sindrome da apnee notturne all’aumento dei casi di ictus e morte improvvisa.

Ho sonno durante il giorno. Devo preoccuparmi?

L’OSAS è molto diffusa ma spesso non viene diagnosticata. La sindrome in forme moderata/grave non viene individuata nel 93% delle donne e nell’82% degli uomini. Molto dipende dal modo in cui percepiamo l’eccessiva sonnolenza diurna (uno dei sintomi principali dell’OSAS), che molto spesso associamo a semplice stanchezza.

Ad accorgersene è spesso il nostro partner

A sollevare il problema è molto spesso il nostro partner, perché infastidito e preoccupato dal nostro modo di russare: profondo, costante e accompagnato da episodi di apnea notturna. Il russamento è un sintomo frequente nella popolazione generale: 35-45% degli uomini e 15-28% delle donne ne sono affetti. Tuttavia, preso da solo, è un sintomo poco significativo. A rendere il russamento un fenomeno indicativo della presenza di OSAS è la presenza di eccessiva sonnolenza diurna ed apnee.

Come faccio a capire se sono un soggetto a rischio?

Sono diversi i fattori di rischio legati all’OSAS e si riconducono quasi tutti al nostro stile di vita.

  • Obesità (gli uomini sono più a rischio rispetto alle donne, ma dopo la menopausa la percentuale di rischio è quasi pari)
  • Ipertensione
  • Fumo eccessivo
  • Consumo elevato di alcol
  • Ereditarietà (non ancora accertata, ma le OSAS sembrano ricorrere con maggiore frequenza negli stessi gruppi familiari)
  • Uso di sedativi
  • Alterazioni anatomiche a livello del naso e/o della gola (tessuti molli quali lingua, palato molle, ugola, tonsille, che risultano in eccesso rispetto alla norma)
  • Patologie a livello del naso e/o della gola (più frequentemente ipertrofia di adenoidi e/o tonsille, soprattutto in età pediatrica e deviazioni del setto nasale)
  • Palato ‘’stretto’’ e mandibola retroposta (cioè posizionata più indietro della norma rispetto al mascellare superiore)
  • La gravidanza può peggiorare una situazione respiratoria durante il sonno già compromessa o indurre di per sé russamento e/o apnee nel sonno

Voglio scoprire se ne soffro. Cosa devo fare?

Per scoprire se soffri di sindrome da apnee notturne è essenziale rivolgersi ad uno specialista.

Il Ministero della Salute indica nell’odontoiatra il medico sentinella che può aiutarti ad individuare se soffri da sindrome da apnee notturne e consentirti di individuare la terapia migliore per risolvere il problema delle apnee notturne. Solo con il loro aiuto, infatti, puoi ottenere benefici concreti e tornare a riposare in maniera serena.

Leggi come si effettua una diagnosi e quali sono le terapie per contrastare la sindrome da apnee notturne del sonno.

Dr. Ciro Turco