Sonniloquio: cos’è e perchè succede?

Dormire bene è fondamentale per il nostro organismo e lo è ancora di più riuscire a riposarsi. Nonostante quello che si può pensare, durante le ore di sonno il cervello non si spegne mai e, anzi, elabora le esperienze vissute durante la giornata. Questa attività può essere più o meno intensa e, talvolta, può portare alcuni soggetti a parlare nel sonno.

Si tratta di un fenomeno del tutto naturale, frutto e manifestazione di quello che la mente sta “processando”: scopriamo insieme quali sono gli elementi che possono incidere sul fenomeno e gli eventuali rimedi.

Cos’è il sonniloquo

Il sonniloquio è una parasomnia, ovvero una forma di disordine del sonno, ben più frequente di quanto crediate. Può capitare a tutti di parlare nel sonno ed è altrettanto frequente che si alternino periodi in cui accade continuamente a periodi in cui non succede e la ragione è legata allo stress e alla tensione che stiamo vivendo in quel momento.

Il sonniloquio si presenta sia nelle fasi REM del sonno che in quelle NON REM, anche se solitamente, le parole meglio articolate e i discorsi più facilmente comprensibili, vengono pronunciati durante la fase Rem.

Quali sono le cause?

Sebbene, secondo un recente studio, circa all’80% delle persone sia capitato di parlare nel sonno almeno una volta nella loro vita, le cause di questo fenomeno non sono univoche, ma dipendono da numerosi fattori quali il livello di stress accumulato, la presenza di un’infezione che può portare alla febbre alta e, una piccola porzione di predisposizione genetica.

Da molteplici studi scientifici è emerso che a soffrirne maggiormente sono i bambini: i più piccoli, non avendo ancora sviluppato a pieno le proprie capacità di coordinamento cerebrale, incorrono più di frequente in questo fenomeno. Inoltre per loro tutto viene vissuto con grande entusiasmo e vivacità, due elementi che sicuramente favoriscono il sonniloquio.
In ogni caso, il fenomeno si verifica anche tra gli adulti come “risposta” a periodi particolarmente stressanti o carichi di emozioni.

Alcune curiosità

Alcuni studiosi si sono decisi a indagare su quali siano le frasi e le parole più dette durante il sonno, per comprendere meglio un fenomeno originale (ancorché comune) e in qualche modo bizzarro. La ricerca ha messo in luce come, fra gli 883 episodi di “sonniloquio” analizzati per i 232 partecipanti all’esperimento, la parola più pronunciata sia stata il “no“.

Fra i risultati “particolari”, c’è da registrare il 9,7% di imprecazioni e turpiloqui, a significare che circa una persona su 10 quando parla nel sonno lo fa per offendere qualcuno. Le parolacce sono più frequenti se a parlare è un uomo.

Quello che i ricercatori hanno notato è che nel sonniloquio è presente un linguaggio grammaticalmente corretto e viene rispettata la dinamica del turn-taking, vale a dire che chi conversa durante il sonno, lo fa rispettando le pause che servono per ascoltare la risposta degli interlocutori. Questo lascia adito a supporre che anche se non si è in stato di veglia, il cervello sia in grado di funzionare appieno.

Altri curiosità emerse dallo studio:

  • 3.349 parole comprensibili
  • 21,4% di frasi contenenti negazioni
  • 26% di frasi contenenti domande