Insonnia: cos’è e come curarla

L’insonnia è una condizione caratterizzata da un peggioramento della qualità del sonno e da difficoltà di addormentamento, da risvegli mattutini precoci o da risvegli nel mezzo della notte che determinano uno stato di stanchezza cronica.

In genere chi soffre di insonnia manifesta, durante il giorno, una serie di problematiche collegate alla carenza di sonno tra cui fatica, difficoltà a concentrarsi, umore irritabile e problemi di memoria. Nonostante l’insonnia sia un disturbo molto comune e diffuso, spesso rimane sotto-diagnosticata e non trattata efficacemente.

Ma cos’è l’insonnia e come possiamo curarla?

Cos’è l’insonnia?

L’insonnia rientra nei cosiddetti disturbi del sonno ed è caratterizzata da un sonno insoddisfacente e non riposante che può manifestarsi con difficoltà nell’addormentamento, frequenti risvegli notturni o risvegli mattutini precoci.
L’insonnia genera un significativo calo della qualità di vita ed è spesso associata a stati di tensione, causata quindi da preoccupazioni o da particolari periodi di stress.

In alcuni casi l’insonnia si mantiene a causa di cattive abitudini comportamentali (come abuso di caffeina, utilizzo eccessivo di dispositivi elettronici…) o cognitive (sforzarsi o preoccuparsi di non riuscire ad addormentarsi).

Cause e fattori di rischio

Nonostante l’alta prevalenza dell’insonnia nella popolazione generale, le cause che determinano il disturbo del sonno non sono ancora completamente comprese.
Si ritiene comunque che a favorire l’esordio e il mantenimento del disturbo sia un insieme di fattori genetici, comportamentali, emotivi e cognitivi.

  • Fattori genetici
    Circa il 30% dei soggetti affetti da insonnia ha un familiare che soffre dello stesso disturbo: c’è quindi una predisposizione genetica che rende alcuni individui più sensibili di altri a sviluppare questa problematica.
  • Fattori comportamentali
    Alcune abitudini comportamentali favoriscono l’insorgenza o il mantenimento dell’insonnia.
    Tra questi troviamo: passare molto tempo a letto, avere orari e ritmi di sonno/veglia irregolari, fare riposini durante il giorno e utilizzare dispositivi elettronici prima di addormentarsi.
  • Fattori emotivi
    In molti casi il disturbo esordisce durante un periodo di stress acuto e tende poi a cronicizzare.
  • Fattori cognitivi:
    Alcune caratteristiche cognitive possono favorire l’insonnia, come la tendenza ad indugiare sulle preoccupazioni. Tali difficoltà possono inoltre generare ulteriori preoccupazioni che instaurano così un circolo vizioso cognitivo che peggiora il quadro dell’insonnia.

I rimedi contro l’insonnia

Il trattamento più adatto dipende dalla causa dell’insonnia. Se, senza dubbio, potrebbe essere utile iniziare ad assumere integratori che favoriscono il sonno, quando alla base dell’insonnia non c’è una patologia il primo fattore su cui si dovrebbe agire è sicuramente lo stile di vita: coricarsi sempre alla stessa ora, evitando di portare con sé smartphone o tablet, ad esempio, può rivelarsi una nuova abitudine molto utile.

Anche scelte alimentari corrette possono aiutare a risolvere il problema. In generale è meglio evitare le cene difficili da digerire, lasciar trascorrere abbastanza tempo tra il pasto e il momento in cui ci si corica e, eventualmente, evitare già dal pomeriggio cibi e bevande che possono compromettere il sonno, come il caffè.