Fare sport per combattere l’insonnia

Quale importante ruolo riveste lo sport nei casi di insonnia e cosa accade al corpo se lo priviamo delle ore di sonno che gli sono necessarie?
Vediamo insieme come l’attività fisica può aiutare a regolare il nostro ritmo “sonno-veglia”, ma soprattutto scopriamo perché è importante fare sport per combattere l’insonnia.

Lo sport per battere l’insonnia

Fare sport libera la mente, placa le tensioni accumulate a livello somatico, innesca reazioni chimiche ed enzimatiche che liberano endorfine (gli “ormoni del buon umore”) e contribuisce a ossigenare membra e cervello.

É quanto sostiene uno studio realizzato dalla National Sleep Foundation, che ha condotto un sondaggio dedicato allo stile di vita rispetto al sonno su 1.000 adulti fra i 23 e i 60 anni.
Secondo la ricerca, la mancanza di riposo influisce sulla qualità della vita per il 45% e l’esercizio fisico sarebbe in grado di favorire l’effetto ristoratore del sonno in chi fatica ad addormentarsi.

Dall’analisi dei dati rilevati sui partecipanti è, infatti, emerso che coloro che durante il giorno praticano una qualunque attività fisica, dormono meglio la notte. Tra chi, invece, soffre di insonnia e non si concede neanche una breve camminata, il 79% accusa disturbi dell’umore, il 46% difficoltà di concentrazione e memoria durante il giorno.

Gli sport migliori per favorire il sonno

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Il consiglio è svolgere attività fisica che consenta di rilassarsi e contrastare le tensioni e lo stress accumulate durante il giorno: l’esercizio ideale è quello aerobico, ad esempio la corsa, la bici o il nuoto eseguito a un’intensità moderata-lieve.

L’esercizio fisico non è quindi considerato solo come una forma di allenamento per perdere peso e stare in forma. È importante concepire l’attività fisica anche come motivo di evasione.
Al fine di dormire meglio è bene evitare di compiere sforzi eccessivi, perché ciò genera affaticamento e stanchezza e non concilia il buon riposo.

Secondo gli esperti, inoltre, è importante evitare di allenarsi durante le ore serali: questo può causare un aumento della temperatura corporea che ritarda la fase di addormentamento (che secondo trova il suo momento migliore tra le 22 e le 23).
Molto consigliate dagli esperti, invece, le prime ore serali, dal tramonto fino al crepuscolo.